Ieri è stata la giornata del silenzio.
Del rispetto verso chi ha pagato con il sangue
– anche se non tutto, per non dire poco, di quello che facevano o dicevano
mi trovava d’accordo.
Oggi è il giorno della ri-conoscenza.
Ecco dunque quello che penso – da tempo, va da sé – sull’islam e sull’Occidente:
due entità semplicemente incompatibili.
Qui di seguito, per punti, i miei perché.
1 • Filosofia | Principio di (non-)contraddizione: l’islam si regge, come pensiero,
sul principio di contraddizione, l’Occidente (quello vero) su quello di non-contraddizione; questo post non potrebbe essere scritto e letto se, dal punto di vista filosofico,
uno 0 fosse intercambiabile con un 1.
2 • Filosofia | (In)tolleranza dell’altro: l’Occidente è stato creato dai pagani (tanti dei)
e dai cristiani (un “solo” Dio, ma appunto non “solo”, perché uno e trino):
qui, in entrambi i casi, c’è lo spazio per la pluralità, per l’Altro e per l’altro,
anche se magari a fatica. Nel monoteismo “puro” dell’islam l’altro, semplicemente,
non esiste; quelli che parlano di “tolleranza” in seno all’islam non hanno la minima idea
non dirò del lessico, non dirò della storia o del diritto, ma banalmente della logica.
3 • Politica | Teocrazia e
(in)distinzione tra sfera politica e religiosa: il principio fondato da Cristo – «Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio»
è rispecchiato così nell’islam: «Date tutto ad Allah»: l’islam è un totalitarismo,
al pari del nazismo e del comunismo.
4 • Diritto | Asimmetrie ineliminabili
tra uomo e donna,
e tra islamici e il resto del mondo (infedeli pagani e “genti del libro”):
questa è “verità” rivelata, non legge “positiva”, umana, e in quanto tale modificabile;
è volontà increata di Allah: chi era quel politico, chi era quel libero pensatore
che si figurava una possibile “riforma” dell’islam?
5 • Etica | Uso della dissimulazione di fronte agli infedeli:
gli occidentali (pagani e cristiani) possono, in senso tecnico, mentire a un “altro”,
e certamente lo fanno, e lo hanno fatto, ma sanno di farlo,
perché la loro etica, in teoria, vieta loro di farlo;
per l’islamico, mentire a un non-islamico è cosa buona e giusta
(tecnicamente, si chiama taqiyya).
6 • Religione | Uso della violenza per proselitismo:
qui la lezione – più che magistrale: profetica, eroica, santa – di Benedetto XVI a Ratisbona ha già detto tutto, e nel 2006: l’islam non solo accetta, ma predica, codifica e promuove
la violenza per la “sottomissione” del mondo ad Allah.
La giornata di ieri è stata solo la più recente “testimonianza”.
Da ultimo, per le anime candide oltre il calor bianco: l’espressione “islam moderato” è,
nella migliore delle ipotesi, un ossimoro, ma per meglio dire è un’assurdità logica,
cioè una cosa che non esiste – e non può esistere – in natura.
Prepararsi al peggio – spiritualmente, materialmente – è quanto diversi tra noi
stanno facendo da anni.
Buona battaglia.
mm