Il costo degli ebook | 1


Quanto costa un ebook?

Secondo la stragrande maggioranza dei commenti che ho incrociato
nel mondo analogico ed in quello digitale, gli ebook «costano troppo».
Non è possibile – sostengono molti – che un ebook costi
solo il 10-20% in meno della versione cartacea.
Infatti – continuano – il libro digitale non deve sostenere
i costi di stampa e distribuzione tipici del libro analogico.
Ergo – concludono – un ebook dovrebbe costare da 1 a 3 euro,
sul modello dei file audio disponibili in store online come iTunes (esempio principe).
Proviamo a verificare questa ipotesi.

Poniamo un libro cartaceo di circa 300 pagine, in formato 14×21 cm.
Il prezzo di copertina imposto dall’editore è di circa 20 euro,
comprensivo dell’Iva al 4% riservata all’editoria. Come si spiega questo prezzo?
Ecco modo grosso le voci che compongono quel prezzo finale:
• punto vendita (libreria o altro): 30%
distributore (media al ribasso): 20%
autore: 10%
• costi di produzione: 10%
• costi di stampa: 10%
editore: 20%
Si tratta naturalmente di percentuali indicative, che però fanno capire come,
dei 19,3 euro defiscalizzati da spartirsi tra i vari attori in gioco, all’editore restino 3,86 euro
alla fine del processo – ovviamente lordi, sui quali cioè si pagheranno le tasse.
Se ora ipotizziamo che il libro in questione venda 1.000 copie – in Italia si tratterebbe già
di un risultato decente –, l’editore ricaverà meno di 4.000 euro per un prodotto (il libro)
il cui ciclo produttivo dura da un minimo di 3 mesi (instant book a parte)
a una media di 4-5 mesi e anche ben oltre.
Pare tanto? Molto dipende dalle vendite reali e dal numero di titoli in catalogo,
oltre che da altri fattori che non possiamo discutere qui.

Spostiamoci ora all’ebook, immaginando di voler immettere sul mercato lo stesso titolo.
Come saranno ripartite le percentuali?
• punto vendita online% piccole ma presenti, nell’ordine di 0,05-0,10 euro a copia
(Amazon, per esempio, trattiene una piccola percentuale per il delivering digitale)
distributore (nel caso sopra indicato, sempre Amazon, ma è la stessa % di Apple): 30%
(in realtà, a seconda del prezzo finale, questa percentuale sale al 65%)
autore: 10%
• costi di produzione: 10% (sono fondamentalmente gli stessi, sì, perché la produzione
di un libro analogico passa già da molto tempo attraverso un processo digitalizzato)
• costi di stampa:
editore (senza contare le % di delivering e solo nel primo caso indicato): 50%

A questo punto scatta la reazione immediata: «Lo dicevo io,
qui balla un 30% a favore dell’editore! Che farabutti…». Calma, ragioniamo.

Sui prodotti digitali (come è il caso degli ebook) l’Iva è del 21%: rispetto all’Iva
per i libri cartacei (4%) si tratta di una differenza di ben 17 punti percentuali,
che fa scendere drasticamente quel 50% per l’editore a circa il 35%.
La differenza reale dunque è di circa il 15% a favore dell’editore,
guarda caso proprio la riduzione di prezzo finale che si trova per gli ebook
reperibili nei negozi online: il nostro libro di esempio sarà infatti probabilmente venduto
tra i 16 e i 18 euro, con grande scandalo di chi non conosce il mondo editoriale.
Perché infatti l’editore dovrebbe ricavare di meno su ciò che resta al cliente
(il libro-contenuto, tolti reciprocamente i costi e la materialità del libro-contenitore)?

Nell’altro caso sopra accennato – in cui la percentuale di distribuzione sale dal 30%
al 65% – le cose diventano ancora più evidenti.

A ciò va aggiunto che in Italia il mercato degli ebook è oggi ridicolo
in termini di diffusione e penetrazione, così che vendere migliaia di copie digitali
è un’illusione o una dimensione riservata agli autori già affermati nel mondo analogico.

Ancora un’osservazione: chi paragona un ebook alle canzoni di iTunes (e simili),
dovrebbe anche sapere che, mediamente parlando, con 0,99 o 1,99 euro
si acquista un oggetto digitale che ha contenuti tra i 2 e i 5 minuti, mentre un libro digitale
– sempre mediamente parlando – ha contenuti per ore, giorni, settimane.
Come si fa ad equipararli?
A meno di pensare che la letteratura e la saggistica siano dei tweet:
poiché non rientrate in questo caso, siete arrivati alla fine di questo post.
Buona lettura.