La verità non ama i superlativi


«Mio suocero le portava spesso Paolo in automobile, qualche volta con me.
Lei ci accoglieva sotto il porticato del giardino.
Trovava che il nipote facesse progressi grandissimi,
ma il suo entusiasmo finiva per deludermi.
Avesse detto progressi le avrei creduto.
È l’eccesso a tradire la menzogna, la verità non ama i superlativi».
(Giuseppe Pontiggia, Nati due volte, Milano 2002, pp. 162-163).

Credo sia perché la verità è superlativa di per sé.